
Il ristorante al momento non presentava alternative vegane ma solo vegetariane, nel menù precedente erano però presenti. Puntano molto sulla qualità e la freschezza delle materie prime (si sente davvero la differenza) per cui il menù varia stagionalmente. Nonostante questo il proprietario, accogliente e con un occhio attento alle diverse esigenze alimentari, è subito venuto incontro alla mia richiesta di togliere la tartare di tonno dal piatto rendendolo dunque vegano. Purtroppo la foto è sfocata ma la presentazione del piatto era curata, il pesto di finocchietto selvatico molto delicato pensato probabilmente per bilanciare la sapidità del tonno. Pinoli e capperi squisiti