In preda alla disperazione per il madornale ritardo del mio treno mi sono rintanata da
starbucks e mi sono fatta tentare dalla versione vegana (con tanto di panna vegetale) del classico frappuccino al caramello - proposto con latte d'avena, senza caffè perché erano le sei e mezza di pomeriggio. Che dire? Avevo assaggiato una volta tanti anni fa il frappuccino classico a new york e non mi era piaciuto perché era dolcissimo per la prima metà e assolutamente insipido per la seconda, ho dovuto riconfermare le mie impressioni, panna troppo dolciastra e per il resto sciapissimo. Il tutto per 5.50€. Non lo riprenderei mai più in assoluto ma do comunque la sufficienza perché il fatto che si siano impegnati ad offrire una versione 100% plant-based di un prodotto così richiesto a livello turistico e internazionale per me è da premiare (e poi che felicità veder scritto sul tabellone "panna vegana", non ve lo so dire.🤍)
