Insisto a non capire perché a Ischia chiamino la marinara "pizza Napoli". Va beh... Manco a dirlo, era ovviamente l'unica cosa vegana del menù.
Comunque abbiamo ordinato a domicilio dalla pizzeria più vicina che abbiamo trovato aperta (non è facile trovare locali aperti a Ischia a febbraio). Quando abbiamo aperto i cartoni, l'amara sorpresa: usano il forno elettrico.
È una cosa che non ti aspetti, perché comunque stai a Napoli... qui è un'eresia. E infatti, la pizza aveva un colorito anemico (soprattutto sotto) con degli sporadici punti bruciati, il cornicione era basso e l'impasto era gommosino. Davvero pessimo.
Prendendo in mano la fetta di pizza, la punta non si piegava nemmeno, rimaneva tesa tesa a guardarti malissimo, quasi minacciosa. Anche la salsa era acidula, poco cotta. Si sentiva solo il sapore dell'aglio.
Forse la pizza peggiore mai provata a Napoli e provincia. 🤦🏻
