Non amo la salsa di soia, non ho mai creduto fosse qualcosa di salutare, essendo così salata... nelle ricette la sostituisco con l'aceto balsamico (quando devo preparare dell'agrodolce) o con il sale e/o le spezie.
Tuttavia dovete sapere che soffro di "stress creativo": no, non è come il blocco dello scrittore, è solo che il mio stress si diverte a presentarsi ogni tanto in modi sempre diversi, in modo da camuffarsi con vari disturbi psicosomatici e da non farsi riconoscere subito. Furbo, eh? 😅😂
Ecco. Ultimamente mi provoca reflusso gastrico. Dopo aver provato un paio di altri metodi naturali senza efficacia a lungo termine, ho deciso di cedere a una ricetta giapponese della quale avevo sentito parlare vagamente anni fa e che ora, guarda il caso (ma il caso non esiste), ho rivisto in un seminario online: kuzu, umeboshi e salsa di soia Shoyu (o Tamari). E così, stanca di non star bene e desiderosa di evitare il più possibile le medicine chimiche, mi sono decisa e ho acquistato questi ingredienti.
Dunque per ora la sto usando solo per questo preparato contro il reflusso gastrico: sembra che funzioni ma non diciamolo troppo forte... 🤫
Nel suo genere, mi pare un buon prodotto: è bio e contiene pochi ingredienti, tra cui il fungo koji, che viene fatto crescere sul riso e serve alla fermentazione della soia.
Confezione completamente riciclabile: vetro, latta e solo il versatore in plastica.
Incrociate le dita per me 🥲
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1 comentario
1.50€... che stress! 🤪